Roma, 23 apr. (Adnkronos) – ”Restiamo sbigottiti e amareggiati da
come si sta procedendo al piano di vaccinazioni anticovid nella
Regione Lazio, che non prevede che tutto il personale di Polizia
Penitenziaria in servizio sia incluso, a differenza di quanto è stato
fatto altrove e a differenza di come si è proceduto e si sta
procedendo, anche nel Lazio, per le altre forze di polizia”. E’
quanto afferma Giuseppe Moretti, Presidente dell’Unione Sindacati di
Polizia Penitenziaria Uspp.
      ”Malgrado le nostre preoccupazioni, ripetute anche al Ministro della
Giustizia Cartabia e al Capo del Dap Petralia – aggiunge Francesco
Laura, Vice Presidente del sindacato – a causa di incomprensibili
disposizioni emanate, oltre al ritardo registriamo una inspiegabile
limitazione della vaccinazione che sta interessando solo il personale
in forza presso gli istituti penitenziari, dimenticando che ci sono
circa mille unità del Corpo che, pur non lavorando dentro le sezioni
detentive, svolgono servizi anche operativi che li espongono al
rischio contagio, come coloro che effettuano le scorte, che eseguono
la vigilanza ai concorsi, la sorveglianza dei detenuti addetti ai
lavori di pubblica utilità, la vigilanza delle strutture del ministero
del Dap e di altri siti nella Capitale”.
      ”Riteniamo assurdo e oltraggioso che la Polizia Penitenziaria debba
subire questo trattamento, dopo aver trascorso mesi difficili senza
che siano stati forniti sufficienti dispositivi di protezione e dopo
aver pianto le morti di quanti sono stati contagiati in servizio –
aggiunge Moretti – Per questo rivolgiamo un appello al Ministro della
Giustizia Cartabia affinché intervenga con urgenza e in modo
risolutivo con il Generale Figliuolo e il Governatore Zingaretti per
mettere al sicuro tutto il personale di Polizia Penitenziaria del
Lazio, come si è fatto e si sta facendo con quello delle altre forze
di polizia”.
      (Sil/Adnkronos)