Il 27 ottobre 2020, finalmente si aprirà la stagione contrattuale del comparto sicurezza e difesa, con la consapevolezza che le risorse sono irrisorie rispetto alle necessità che avrebbe un comparto con i lavoratori così esposti, come appartenenti alla polizia penitenziaria. Pronti a produrre una piattaforma contrattuale che risponda alle esigenze di ridare dignità al lavoro che gli agenti svolgo nelle carceri ma anche in generale in tutto il mondo dell’esecuzione penale, l’USPP, tra le altre rivendicazioni, è pronta a chiedere un aumento dell’indennità di servizio per chi opera nei posti più esposti, maggiori tutele e diritti per il riconoscimento del lavoro usurante e lo stress post traumatico di cui è vittima il personale anche a causa delle aggressioni, detassazione dello straordinario e decontribuzione sull’indennità pensionabile. Ci batteremo soprattutto per riconoscere maggiormente il profilo usurante del lavoro svolto da chi opera nelle sezioni detentive a diretto contatto con i detenuti e per chi opera nei servizi di traduzioni. Un impegno che porteremo avanti per migliorare le condizioni lavorative delle donne e degli uomini posti a garanzia della sicurezza e legalità nelle carceri. È positivo che successivamente a tale data si avvierà anche la trattativa per la stipula del primo contratto della dirigenza delle forze di polizia tra cui la Polizia Penitenziaria per il triennio 2018/2020 LA SEGRETERIA NAZIONALE
CONCORSO a 976 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria ruolo maschile e femminile